Già nel 1914 il Comune di Frosinone aderì al Consorzio per le biblioteche popolari costituitosi a Roma[1]. Prima dell'elevazione a Capoluogo di Provincia, nel 1927, la biblioteca civica, ubicata nel Palazzo Comunale, possedeva un cospicuo fondo librario di c.a. 3.000 volumi, costituito da una donazione dell'avv. Cesare Bragaglia[2].
Con lascito testamentario del 1939 il Cav. Antonio Turriziani donò al Comune la casa natia del figlio Norberto, deceduto durante la prima guerra mondiale, …con mandato di destinarlo a scopo di istituzione, istituendovi, ad esempio una biblioteca… [3]. Con delibera municipale n. 109 del 7 giugno 1939, la dr.ssa Ida Corti Ferrante, fu nominata direttrice della Biblioteca, denominata appunto “Norberto Turriziani” perché ubicata nell'omonimo e centrale Palazzo sito in Corso della Repubblica.
Purtroppo, lo scoppio del conflitto bellico ed i successivi bombardamenti subiti dalla Città distrussero, quasi completamente, sia la Biblioteca che il Palazzo Comunale con il materiale documentario ivi custodito.
Nel dopoguerra, il Palazzo Turriziani fu ricostruito con fondi del Ministero della Pubblica Istruzione e la Biblioteca Comunale fu riaperta al pubblico nel 1953.
Negli anni seguenti, la biblioteca incrementò il proprio patrimonio documentario con successive donazioni: Brettagna, Libera Università di Frosinone, Dumano.
Nel 1966, con Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, fu inserita nell'elenco delle biblioteche pubbliche alle quali è destinato, per ciascuna provincia, l'esemplare d'obbligo di ogni stampato e pubblicazione.
Nel 1987, essendo la struttura del vecchio Palazzo Turriziani interessata da lavori di ristrutturazione, il patrimonio librario ivi custodito venne momentaneamente dislocato presso l'Istituto Magistrale in Piazza Diamanti.
Nel decennio 1991/2001, la Biblioteca Comunale di Frosinone N. Turriziani, si fonderà con la Provinciale, sorta durante i primi anni ’70, costituendo un'unica realtà bibliotecaria, denominata: Biblioteche Associate "Alberto Bragaglia".
A seguito dell'entrata in vigore della L.R. 42/97, con la quale venivano trasferite, dalla Regione alla Provincia le specifiche competenze pertinenti i beni ed i servizi culturali, la forma associata delle due biblioteche venne sciolta ed entrambe riacquistarono propria autonomia amministrativa e gestionale.
In tempi recenti, a seguito di deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 21 gennaio 2002, è stato approvato il nuovo regolamento della Biblioteca Comunale che torna giustamente ad identificarsi con Norberto Turriziani. Nello stesso anno, terminati i lavori di ristrutturazione, è stata riaperta al pubblico, nel mese di maggio, la storica sede di Palazzo Turriziani. Oggi, la rinata Biblioteca Civica di Frosinone, ospita anche l'Archivio Storico Comunale.
[1] cfr. Accademie e Biblioteche d'Italia 1934, a cura del Ministero dell'Educazione nazionale: "…Il Consorzio fondò una Biblioteca centrale cui facevano capo non solo le rionali, ma quelle di tutta la provincia (Tivoli, Alatri, Anzio, Nettuno, Corneto, Velletri, Viterbo, Segni, Acquapendente, Monterotondo, Cori, Civitavecchia, Ronciglione, Frosinone, Civita Castellana, Leprignano…".
[2] cfr. Annuario delle Biblioteche Italiane. 1949, a cura del Ministero della Pubblica Istruzione.
[3] Esrt. dal Testamento di Antonio Turriziani del 21 luglio 1939.
Norberto Turriziani (1895-1916)
La breve biografia di Norberto, morto appena ventenne, il 18 maggio 1916, durante la prima guerra mondiale presso Cima Campiluzzi, nella battaglia degli altipiani, è tutta riassunta nella lapide murata, purtroppo non più leggibile, posta sul prospetto della casa natia, oggi biblioteca comunale:
“In questa casa
destinata alla fioritura della sua vita
ed ora sacra alla sua cara memoria
li 6 febbraio 1895
nacque unico figlio
Norberto Turriziani.
Alla chiamata della patria
ventenne appena
abbandonava il corso di giurisprudenza
ed ufficiale della territoriale
seguendo le tradizionali idealità avite
il 18 maggio 1916
sulle epiche balze dell’insanguinato Trentino
eroicamente immortalava la sua giovinezza
a difesa del suolo italico
paralizzando i tentativi dì invasione austriaca
Il padre Antonio
e le zie Giulia e Maria Teresa
che avevano in lui concentrato ogni affetto
per la immatura e gloriosa fine a perpetuo ricordo”.
La battaglia degli Altipiani fu combattuta tra il 15 maggio e il 27 giugno1916, sugli altipiani vicentini, tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico, durante la prima guerra mondiale, impegnati in quella che fu definita come "Strafexpedition", traduzione in tedesco di "spedizione punitiva". Durante la battaglia le perdite tra i due eserciti ammontarono a 230.545 uomini.
Sella e Cima Campiluzzi
Tomba di Norberto Turriziani
Monumento a Norberto Turriziani